Priano Marchelli fa splendere il sole su Carnival Destiny

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Una corsa contro il tempo, una sfida alle regole delle costruzioni navali. La metamorfosi della Carnival Destiny avviatasi all’Arsenale San Marco rappresenta una novità assoluta per mole di lavori effettuati e tempo a disposizione per essere completati,

Oltre che per il numero di operai e tecnici che hanno operato 24 ore su 24, sette giorni su sette all’interno dell’immenso scafo da 101.353 tonnellate di stazza varato a Monfalcone nel lontano 1995. Sono 3.500 gli uomini che hanno demolito gli interni della nave da crociera per ricostruirli. Alla fine la Carnival Destiny è sbocciata nella più moderna Sunshine e con questo nuovo nome è partita da Venezia il 06 maggio 2013 per la sua prima crociera. Più di 1700 persone sono state ospitate a bordo della Louis Olimpya, ormeggiata a poche decine di metri di distanza dal bacino nei quali si sono tenuti i lavori per il più importante “dry dock”mai effettuato nel nostro paese. Sono stati sventrati una porzione dei ponti superiori della nave da sostituire con “blocchi” prefabbricati, il più grosso, realizzato ai vicini cantieri di Monfalcone e arrivato a Trieste su una chiatta, del peso di circa 300 tonnellate.
La più grande ristrutturazione, annunciata originariamente circa un anno fa e costata oltre 155 milioni di dollari, mai effettuata su una nave della flotta Carnival Cruise Lines richiede un’organizzazione logistica a dir poco fuori dal comune. Ed è qui che la Priano Marchelli entra in gioco con un team di professionisti entusiasti nell’affrontare una sfida difficile ma estremamente stimolante. Il team logistico ha dovuto far fronte ad una considerevole mole di spedizioni, necessarie per rifornire la logistica che ruota attorno alla trasformazione. Attraverso la strettissima collaborazione con il personale Carnival Cruise Line e la capillare rete di partners worldwide, facenti parte di Cruise & Marine Logistics Network (società partecipata tra Priano Marchelli e Blue Water Shipping), sono state movimentate in soli 2 mesi la bellezza di 540 ctnrs (di cui circa la metà noleggiata in Europa), 150 spedizioni aeree e 1200 spedizioni via terra.

La mole di lavoro e le tempistiche ridotte hanno richiesto uno studio approfondito delle soluzioni logistiche ideali per raggiungere gli obiettivi tecnici prefissati prima dell’inizio del progetto.

Il tempo, contrariamente ai newbuild, in un progetto di questo tipo e dimensioni, non è sicuramente un alleato. Pertanto assieme ai Logistics Manager di Carnival abbiamo trovato delle soluzioni molto vantaggiose in termini di resa e costi. Tramite il ns network e altri fornitori di provata affidabilità e competenza abbiamo noleggiato circa 250 container (posizionati presso i magazzini dei fornitori CCL e caricati secondo il programma di avanzamento lavori) per poterli poi imbarcare direttamente sui vari ponti della nave affinché i vari contractors potessero provvedere autonomamente allo scarico dei materiali e alla conseguente installazione. Il magazzino del cantiere è stato quindi sgravato dallo scarico di questi container che sono stati parcheggiati in una apposita area messa a disposizione da Fincantieri. Quest’ultima, contestualmente al magazzino, è stata gestita dal ns Team presente a Trieste secondo le direttive di Carnival.

Priano Marchelli ha investito molto in questo progetto ed è stata ampiamente ripagata da un risultato professionale che è andato oltre le più rosee aspettative. Abbiamo avuto soprattutto l’opportunità di approfondire le nostre conoscenze anche per questo tipo di progetti e migliorare ulteriormente i nostri servizi. Altro motivo di orgoglio sono i nostri giovani che si sono immediatamente messi a disposizione dell’azienda e di Carnival Destiny seguendone le direttive e portando a termine il lavoro con grande dedizione e professionalità. Progetti di tale entità richiedono sicuramente un impegno straordinario, ma nel contempo ripagano enormemente a livello professionale. Non è un mistero che in una situazione di tale criticità a fare la differenza siano l’unione e la reciproca comprensione, quello che rendono un azienda un team speciale. …..YES WE CAN!

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